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Il Governo festeggia il Primo Maggio stangando i lavoratori

Il Consiglio dei ministri convocato per il Primo Maggio “per tagliare il costo del lavoro”, vuole essere “un segnale”, “mi sarei aspettata un bravi”. È quanto ha detto, ieri sera, il premier Giorgia Meloni, al termine del vertice con i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sul decreto lavoro.

Primo Maggio «caldo» contro la provocazione del «Decreto lavoro»

C'È DEL LAVORO DA FARE. Oggi il governo vara il taglio al «reddito di cittadinanza» e un’altra spinta alla precarietà. Cgil, Cisl e Uil a Potenza. La loro protesta prosegue a Bologna il 6, a Milano il 13 e a Napoli il 20 maggio. Usb a Bologna e in altre città e organizza uno sciopero generale il 26. Oggi Largo Torre Argentina a Roma manifestazione per la difesa e l’estensione del reddito incondizionato. E il 27 maggio corteo nazionale nella Capitale

La «talpa» del Pentagono non è un segreto

CRISI UCRAINA. Cos’è la guerra in Ucraina ce lo ripete il capo di Stato maggiore Usa Mark Milley. Ora la conferma dei «leaks» della realtà sul campo. Mentre amici e alleati non sono più tali e vanno spiati

Primo Maggio, festa nostra: Meloni, questa non è la tua giornata. A Roma manifestazione unitaria alle 10 a largo Argentina Schede primarie Visualizza(scheda attiva) Modifica

La decisione di convocare un Consiglio dei Ministri nella data del Primo Maggio per annunciare la cancellazione del Reddito di Cittadinanza, più libertà alle imprese nell’utilizzo dei contratti a termine e un nuovo ridicolo taglio al cuneo fiscale costituisce una vera e propria provocazione verso tutto il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici. L’aumento della precarietà viene spacciato come “politica per il lavoro”, così come la vergogna del Decreto Cutro pochi giorni fa la si è contrabbandata come una misura di sostegno al lavoro delle donne. L’abolizione del sostegno all’affitto invece non l’hanno neanche giustificata, lo hanno tolto e basta, mentre sfratti e sgomberi continuano senza sosta. Attraverso l’uso spudorato della menzogna, il governo Meloni prova a raccontarci una realtà che non esiste.La decisione di convocare un Consiglio dei Ministri nella data del Primo Maggio per annunciare la cancellazione del Reddito di Cittadinanza, più libertà alle imprese nell’utilizzo dei contratti a termine e un nuovo ridicolo taglio al cuneo fiscale costituisce una vera e propria provocazione verso tutto il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici. L’aumento della precarietà viene spacciato come “politica per il lavoro”, così come la vergogna del Decreto Cutro pochi giorni fa la si è contrabbandata come una misura di sostegno al lavoro delle donne. L’abolizione del sostegno all’affitto invece non l’hanno neanche giustificata, lo hanno tolto e basta, mentre sfratti e sgomberi continuano senza sosta. Attraverso l’uso spudorato della menzogna, il governo Meloni prova a raccontarci una realtà che non esiste.

1 maggio 1947. Per non dimenticare la strage di Portella della Ginestra

Abbiamo preso un articolo di Giuseppe Vito Sales per ricordare La strage di Portella della Ginestra ed il discorso di Emanuele Macaluso Pensando alla Sicilia, il Primo Maggio fa rima con Portella della Ginestra. Se si cresce a Piana degli Albanesi, tra i monti Pizzuta, Kumeta e Maganoce, a pochi chilometri da Palermo, Portella della Ginestra diventa un luogo del cuore. Un mausoleo laico che ogni Primo Maggio vede giovani e meno giovani uniti da sentimenti di uguaglianza, solidarietà e diritti. 

Trent’anni dopo l’Hotel Raphaël. Il revisionismo su Craxi è servito

30/04/2023

da La Notizia

di Giulio Cavalli

Sono passati 30 anni dal lancio delle monetine all'Hotel Raphaël di Roma contro l'allora segretario del Psi, Bettino Craxi.

Armi italiane all’Ucraina: tutto lecito o troppi segreti?

Ancora uno studio importante di IriAD, l’istituto di ricerca dello storico Archivio Disarmo. L’Italia è uno dei maggiori esportatori di armi e la sua azione commerciale-militare è regolamentata dalla legge 185 del 1990, modificata più volte e sui cui le ‘interpretazioni politiche’ diventano facili. Compresa l’esportazione di armi a sostegno degli ucraini che ha suscitato un forte dibattito tra armi difensive o di attacco.

Trattativa Stato-Mafia, il verdetto della Cassazione non ha fatto giustizia

Per i giudici del processo sulla trattativa Stato-Mafia la stagione stragista è terminata senza alcun accordo. Un'ipotesi difficile da credere.La Corte di Cassazione mette fine al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia in cui la Procura della Repubblica di Palermo ha ipotizzato che esponenti di vertici della politica e dei carabinieri avessero trattato con cosa nostra per porre fine alla stagione stragista contro la Repubblica ed iniziare la fase della convivenza. Attenderemo le motivazioni per una valutazione esaustiva della decisione, ma possiamo già ritenere che giustizia non sia stata fatta.

Si apre una nuova stagione referendaria per il riscatto civile

È la grande novità di questo momento: tanti referendum con quesiti già pronti e per i quali si stanno già raccogliendo le firme, come quello sul disarmo e sulla sanità, promosso da Generazioni future, e quello sul disarmo proposto dal comitato Ripudia la guerra. E già da febbraio si raccolgono le firme per alcun proposte di legge di iniziativa popolare con la campagna “riprendiamoci il comune”

Migranti e questione Tunisia: se anche l’Italia non è un porto sicuro

Il Consiglio di Stato olandese ha stabilito che non si possono rispedire verso il nostro Paese i richiedenti asilo, perché ci mancano i requisiti minimi di accoglienza. Come se non bastasse, stringiamo accordi con la “nuova Libia”, e cioè la Tunisia del presidente autoritario Kais Saied. Un bubbone politico e umanitario.
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