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Def, dopo il pasticcio alla Camera c’è l’ok del Parlamento al nuovo scostamento di bilancio. FdI: “Chiediamo scusa agli italiani e a Meloni”

Dopo il pasticcio di giovedì, la nuova relazione collegata al Def (Documento di economia e finanza) che autorizza lo scostamento di bilancio è passata venerdì mattina alla Camera (con 221 favorevoli e 115 contrari) e nel pomeriggio al Senato (con 112 favorevoli e 57 contrari). Il documento era stato varato in tutta fretta la sera prima da un Consiglio dei ministri convocato d’emergenza, subito dopo che il precedente testo era stato respinto a Montecitorio, avendo mancato per sei voti la necessaria maggioranza assoluta a causa delle assenze tra i deputati del centrodestra

Morti del lavoro: non sono fatalità, questa è una strage

VERSO IL PRIMO MAGGIO.  Un’operaio è morto in un incidente sul lavoro al polo logistico dell’Esselunga di Pioltello (Milano). Aveva 48 anni. E un agricoltore di 80 anni è morto dopo che il suo trattore si è ribaltato ed è caduto in un burrone a Sciacca, nell’Agrigentino. Altre due vite spezzate in Italia a causa del lavoro: è iniziata così ieri la simbolica giornata mondiale per la salute e la sicurezza indetta dall’Ilo

Brancaccio: “Un Esecutivo nemico del lavoro. Il fine ultimo è il precariato”

Dilettantismo a parte, per Emiliano Brancaccio, docente di Politica economica all’Università del Sannio, le iniziative del governo "sono preoccupanti". La maggioranza è stata battuta alla Camera sullo scostamento di bilancio con cui il Def dirotta risorse al taglio del cuneo fiscale. Emiliano Brancaccio, professore di Politica economica presso l’Università degli studi del Sannio,è STATO INTERVISTATO

Governo del fare… male. I decreti attuativi bloccano 17 miliardi

Mai approvati 521 decreti attuativi. Le norme mancanti per responsabilità dell'attuale Esecutivo sono 210. Altre 221 restano in eredità da Draghi.

Un’altra banca statunitense in difficoltà: è il turno di First Republic Bank

La fuga dei correntisti, il tracollo in Borsa, lo Stato che (per ora) non interviene: cosa sta succedendo a First Republic Bank Una banca statunitense di medie dimensioni che perde il 50% in Borsa in un solo giorno, dopo aver svelato che i clienti hanno ritirato depositi per più di 100 miliardi di dollari in un trimestre

La beffa del Primo Maggio

Il Primo Maggio il Governo annuncerà il taglietto del cuneo fiscale destinato ai dipendenti con redditi medio-bassi.

Lungo la tortuosa ‘via della seta’, l’Italia in curve pericolose

Nel 2019, l’Italia è stato il primo Paese dell’Ue a firmare un accordo sulla ‘Belt & Road Initiative’. Un ‘memorandum’, quindi qualcosa da rifinire con intese successive, ma anche 29 accordi dal valore di 7 miliardi di euro. Ansaldo Energia e China United Gas Turbine Technology o il partenariato tra Eni e Bank of China. L’accordo tra Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale -Porti di Trieste e Monfalcone- e China Communications Construction Company. O il sito produttivo di auto elettriche di ‘alta gamma’ da realizzare nella frazione di Gavassa, nel comune di Reggio Emilia.

Via il Reddito di cittadinanza agli occupabili. Per risolvere il flop della formazione

Il Reddito di cittadinanza per le destre è un nemico da abbattere nonché il primo problema da risolvere.

Chissà che ne direbbe oggi Calamandrei

Giornata di discorsi oggi. Alcuni saranno importanti, da tenere in tasca per gli anni venire, alcuni stanchi, altri tristi per la scomparsa di chi non c’è più a testimoniare. Il discorso che ogni anno risuona con sempre più vigore è quello di Piero Calamandrei a Milano il 26 gennaio al 1955. Era un ciclo di conferenze sulla Costituzione per gli studenti delle scuole medie e universitari.

Telefonata tra Xi e Zelensky: la diplomazia cinese si muove, quella americana dorme?

«La diplomazia cinese si muove, quella americana è in vacanza?». Se lo chiede Federico Rampini, molto americano, ed il dubbio diventa ancora più pesante. Due vicende apparentemente molto lontane tra loro, da leggere in modo più attento. Da una parte la telefonata di Xi Jinping a Zelensky. Dall’altra «la scandalosa ‘sede vacante’ in Via Veneto a Roma, dove manca da tempo ‘un vero ambasciatore Usa», e forse il problema è anche italiano, Perché nessuno si illude che certe ‘difficoltà’ storico politiche della Presidente del Consiglio passino inosservate assieme a certe vecchie visite americane o alle coliche di idealità politica sofferte della seconda carica dello Stato passino inosservate a Washington.
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