Il carrello tricolore parte a rilento: nel primo giorno si registrano ritardi, disorganizzazione e sconti ritenuti marginali.
Robert Fico era già stato primo ministro due volte in passato, e in campagna elettorale aveva promesso che il paese non invierà più armi in Ucraina. Vittoria netta ma senza maggioranza parlamentare assoluta e obbligo di alleanze a moderare le durissime promesse elettorali.
CARTA VINCE. Catania, la giudice non autorizza le detenzioni dei richiedenti asilo. Serve una valutazione caso per caso. Bocciata anche la garanzia di 5mila euro. Le procedure accelerate in frontiera sono illegittime se lontane dal luogo di arrivo
Da ormai diversi mesi si parla insistentemente di inflazione. Esperti e presunti tali ci spiegano quale sarebbe la loro soluzione ideale, mentre i governi che si susseguono, prima quello di Draghi e ora quello di Giorgia Meloni, elargiscono miserrime mancette, perseguendo al contempo un unico obiettivo: la difesa dei profitti. Al di là di questo rumore di fondo, però, l’inflazione è un fenomeno dannatamente concreto e materiale, con ripercussioni evidenti sulle condizioni materiali di lavoratrici e lavoratori.
Un diverso ruolo dell’Europa sullo scenario internazionale, un diverso ruolo nella Nato, un’Europa che privilegi l’equità al rigore dell’austerity, che torni ad essere «sociale»: attorno a questi obiettivi potrebbero esserci i numeri per una convergenza di forze a sinistra
Nagorno: la ‘Pulizia etnica’ di oggi rincorre la storia. Il genocidio armeno? Le sue radici in Germania
La repubblica separatista del Nagorno Karabakh verrà ufficialmente sciolta. Lo ha annunciato il presidente del Karabakh, Sahramanyan, confermando la resa all’Azerbaijan. Il Nagorno Karabakh, il cui nome ufficiale è ancora ‘Repubblica dell’Artsakh’, è una regione che si trova in territorio azero e che fino a pochi giorni fa era abitata principalmente da persone di etnia armena.
I dati forniti dal servizio migrazione e cittadinanza del ministero degli Affari Interni armeno riferiscono, alle 22.00 di giovedì 28 settembre, che 76mila sfollati (più della metà degli abitanti della ragione) hanno attraversato il confine con l’Armenia.
L’attualità degli armeni in fuga dal Nagorno azero dove avevano vissuto per secoli, e su un altro fronte l’ex nazista ucraino esaltato come patriota anti russo in Canada. Mentre Gianni Santamaria su Avvenire si propone un saggio di Stefan Ihrig che ricostruisce il ruolo di politica e stampa tedesca nel fornire ai turchi la giustificazione del genocidio in Anatolia. Un parallelo tra armeni ed ebrei e diverse preoccupanti attualità che si incrociano.