Una quasi-guerra mondiale in cui la gente non muore sotto le bombe, ma è costretta a muoversi verso un futuro più cupo, fatto di fragili equilibri economici spezzati e di risorse accaparrate dai più forti. L’Asia è in crisi, perché la Cina è in crisi. E, con un inevitabile effetto-domino, le ripercussioni si stanno velocemente spalmando sul resto del pianeta.
Uno spettro si aggira… no, non per l’Europa, ma sulle pagine della stampa italiana, nei talk show e nel dibattito politico, e solo lì. Si parla (ed essendo uno spettro chiariamo subito che è una creatura inesistente), della rappresentazione di un Governo Meloni pronto a fare fuoco e fiamme – sfidando Commissione Europea, organizzazioni finanziarie ed establishment vari – con una legge di bilancio piena di soldi, non preoccupandosi di fare deficit pur di rilanciare l’economia.
Il 3 ottobre 2013 a largo di Lampedusa persero la vita 368 persone. In questi dieci anni ne sono accadute molte altre senza che il volto disumano delle politiche dei respingimenti cambiasse. Il nuovo libro di Left mette in rete il lavoro di chi si oppone a questa inaccettabile negazione dei diritti umani
Robert Fico era già stato primo ministro due volte in passato, e in campagna elettorale aveva promesso che il paese non invierà più armi in Ucraina. Vittoria netta ma senza maggioranza parlamentare assoluta e obbligo di alleanze a moderare le durissime promesse elettorali.