I quattro presunti autori dell’attentato a Mosca, già ieri in tribunale. Uno di loro, originario del Tagikistan, «ha ammesso pienamente la sua colpa». Un secondo ha rivendicato l’attacco, denunciandosi. Il Tagikistan è un’ex repubblica sovietica dell’Asia centrale a maggioranza musulmana.
Il nemico russo, ma non soltanto. La fuga americana dall’Afghanistan, e il territorio in cui crescere. Le ‘guerre grandi’ che travagliano iI mondo, l’occasione insperata per un terrorismo sconfitto di trovare spazi di disattenzione dove tornare e colpire. Ovunque nel mondo.
Patente a punti o a crediti: una misura che rischia di far ricadere sui lavoratori le responsabilità dei padroni
Al Ministero del lavoro continuano i lavori di approfondimento di quella parte del decreto ministeriale n.19 del 2 marzo dedicato ai temi della salute e della sicurezza sul lavoro. In particolare, nell’incontro di lunedì 18 marzo, si è entrati nel merito della cosiddetta patente a crediti istituita con l’articolo 29 dello stesso decreto.
80 anni dopo, nella quasi disattenzione governativa imbarazzata, col solo presidente Mattarella andato prima e da solo a rendere omaggio nelle cave della strage. Memoria del Manifesto e di poco di altro giornalismo. Da Tommaso Di Francesco la rilettura d’un poema-commiato su Pilo Albertelli, protagonista della Resistenza, scritto dalla compagna Lia per i figli e per se stessa.
Attentato a Mosca: molti i cadaveri sotto le macerie, e i morti ora sono 143, compresi tre bambini ma si teme di peggio. 11 fermati, tra cui 4 terroristi: due con passaporti del Tajikistan. Attacco rivendicato dall’ala afghana dell’Islamic State, l’ex dall’Isis. Servizi russi: «Avevano contatti con l’Ucraina». Pochi elementi certi e spazio infinito ai sospetti, sugli esecutori forse già catturati, sulle appartenenze dirette e sulle eventuali complicità o addirittura mandanti.