«La ricchezza estrema è una minaccia per la democrazia e ha conseguenze disastrose per la società». Lo affermano 260 miliardari con una lettera indirizzata ai leader politici che partecipano al World Economic Forum di Davos, che tornano a chiedere di pagare più tasse in nome del bene comune.
Onu: «Divario osceno». Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha affermato che «la disuguaglianza e l’ingiustizia stanno raggiungendo livelli osceni e sono un serio ostacolo allo sviluppo».
Onu: carestia in metà Gaza. Epidemie. Cisgiordania in ebollizione. Bombe su una sede Unrwa: l’attacco israeliano non si ferma, come non si fermano fame e malattie. Intanto crescono le crepe nel governo israeliano ma Netanyahu ancora resiste. E il ministero della salute boicotta l’inchiesta Onu sulle vittime del 7 ottobre, denuncia Chiara Cruciati sul Manifesto. Ma attenti, avverte l’esercito, che la Cisgiordania sta per esplodere.
Ciò che sta accadendo a Gaza e il tormento della sinistra democratica Usa rispetto al sostegno di Biden ad un massacro/genocidio. Bernie Sanders, coscienza critica della sinistra americana, ha chiesto al Dipartimento di Stato, entro 30 giorni, «un rapporto che esamini se Israele abbia commesso violazioni dei diritti umani nella sua condotta di guerra». Altrimenti, stop a ogni aiuto, la sua proposta al Congresso. Da aggiungere che il senatore del Vermont è ebreo e ha vissuto a lungo in Israele.
Il 2023 è stato l'anno più caldo mai registrato dal 1850. Lo ha documentato l'Organizzazione meteorologica mondiale. E da qui al 2027 c'è il 66% di probabilità che si superi la soglia di 1,5 gradi fissata dagli accordi di Parigi. Vedete senso di urgenza in giro?
Si comincia. Oggi, in Iowa, gli iscritti del Partito Repubblicano che sapranno affrontare i -30 gradi previsti, voteranno per scegliere il loro candidato alle Presidenziali di novembre. Tutti gli occhi sono puntati su Donald Trump. I sondaggi gli attribuiscono la metà dei voti, mentre Nikki Haley e Ron DeSantis dovrebbero, quasi equamente, dividersi buona parte del resto.
Perché gli Houthi, alleati dell’Iran, sono intervenuti nel Mar Rosso? Alberto Negri si pone la domanda e ragiona su una risposta. «Dicono che vogliono colpire le navi dirette in Israele e hanno anche attaccato con missili il porto ebraico di Eilat, come nel 2019 avevano bersagliato gli impianti petroliferi sauditi».
«Il vero motivo è che intendono tenere in scacco l’Arabia saudita e la comunità internazionale per mostrare la loro influenza militare e ottenere in futuro un riconoscimento politico internazionale che finora non è mai arrivato», scrive sul suo blog FB Alberto.
Che sul Manifesto ragiona di «Houthi, ‘nemico perfetto’, nel nuovo conflitto in Medio Oriente» e di ricordi yemeniti personali.
Sánchez alza ancora il salario minimo, dalla Spagna una lezione per l’Italia. Madrid decide l’aumento nonostante il No delle imprese, da noi invece Meloni & C. tengono i lavoratori alla fame
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