Il 15 giugno prossimo, la intersindacale del comparto della dirigenza medica, insieme a molte associazioni, in particolare di utenti affetti da svariate patologie, hanno indetto una manifestazione che rivendica l’obiettivo di salvare il Servizio Sanitario pubblico, sottoposto da anni ad uno smantellamento sistematico in favore di interessi privati celati sotto l’anodina definizione di “mercato”.
Ma chi ci guadagna dall’immigrazione? Sono 56 i milioni di euro previsti complessivamente, nel periodo 2021-2023, dagli appalti per affidare la gestione dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) ai soggetti privati. Costi da cui sono esclusi quelli relativi alla manutenzione delle strutture e del personale di polizia. “Cifre – spiega la Coalizione italiana libertà e diritti civili (Cild) – che fanno della detenzione amministrativa una filiera molto remunerativa che, non a caso, ha attratto negli ultimi anni gli interessi economici di grandi multinazionali e cooperative.
A Vilnius, vertice Nato a luglio, l’Ucraina chiederà di entrare nella Nato, e il come e il quando lo combatte adesso del Donbass. I suoi effetti saranno decisivi, per le scelte che verranno fatte dalle Cancellerie sul futuro della guerra. Kiev prima o poi costretta a trattare, perché la guerra sta costando troppo a tutti, primi gli ucraini vittime. Cedendo a Mosca cosa?
Mentre il nodo dell’adesione formale di Kiev alla Nato, è più ingarbugliato da sciogliere, del previsto.
L’inflazione sale, i profitti dei padroni aumentano e i salari di chi lavora restano al palo. La moderazione salariale mette tutti d’accordo, da Meloni a Visco, da Draghi a Lagarde fino a Cgil, Cisl e Uil. Per fermarli c’è bisogno di reagire: il 24 giugno tutti a Roma – ore 14 piazza della Repubblica: Il governo Meloni ci ruba il futuro.