«La violenza dei coloni ebrei contro i palestinesi in Cisgiordania – titola il New York Times – è in forte aumento», mettendo così in evidenza uno degli aspetti meno reclamizzati di questa crisi epocale. Mentre tutta l’attenzione del pianeta, infatti, è rivolta verso Gaza, che rischia di essere ridotta a un cumulo di rovine fumanti, nel ‘fronte est’ i palestinesi continuano a morire per mano di civili ebrei esaltati.
Nella relazione tecnica della manovra, il governo è costretto ad ammettere che la Quota 103 sarà un fallimento, stimando pochissime adesioni.
La Quota 103 rivisitata che entrerà in vigore nel 2024 è destinata a essere un fallimento. E a dirlo è, nei fatti, lo stesso governo.
Troppe guerre -dopo l’Ucraina anche quella di Gaza- stanno mettendo in crisi il ‘motore armamenti’ che gira già al massimo, e che fonde e confonde la ‘difesa della democrazia’ con quella dei propri lauti guadagni. «Le guerre aumentano la domanda di armi, suscitando timori di carenza», titolava ieri il Wall Street Journal, riflettendo sul Medio Oriente.
PEGGIO DELLE STIME DELL'IPCC - Un gruppo di scienziati dell'Imperial College di Londra hanno aggiornato le stime prodotte dalle Nazioni Unite sulla quantità di CO2 che possiamo ancora emettere nell'atmosfera senza superare la soglia dei danni irrimediabili per il Pianeta
PALESTINA. Dal 7 ottobre omicidi, pestaggi, incendi ai campi, furto d’acqua: in centinaia costretti a fuggire, a favore degli insediamenti. In Cisgiordania è in corso un trasferimento forzato di massa, armato e sostenuto dal governo israeliano