Nel primo intervento davanti al Congresso, il più lungo e divisivo di sempre, il presidente Usa ha avuto un unico momento di apertura sul futuro parlando di Kiev. Dazi, Musk, woke: ecco cosa ha detto
Trump ‘fuori tutto’ nel discorso sullo stato dell’Unione: «Abbiamo realizzato più in 43 giorni di quanto la maggior parte delle amministrazioni realizzi in 4 o 8 anni, e abbiamo appena iniziato». I Dem interrompono il presidente e vengono espulsi. «Nelle ultime 6 settimane ho firmato quasi 100 ordini esecutivi e ho intrapreso più di 400 azioni esecutive per ripristinare il buon senso, la sicurezza, l’ottimismo e la ricchezza in tutta la nostra meravigliosa terra». E ringrazia Musk, tra i fischi.
Bollette, nuova stangata sul gas: quanto aumentano davvero le tariffe con gli ultimi rincari. Aumentano del 3% le bollette del gas per gli utenti vulnerabili: ecco a quanto ammontano davvero i rincari per le famiglie.
Trattati di pace crudeli che hanno prodotto guerre ancora più feroci, insegna la storia. Quella proposta da Trump all’Ucraina le supera tutte. Con Zelensky costretto a dire «Non firmerò ciò che dieci generazioni di ucraini dovranno restituire». Poi, di fronte ad una guerra devastante e inutile, sarà costretto e cedere. O lasciare il passo ad altri dopo la rissa organizzata Casa Bianca. Remocontro celebra la ‘virtù di dubbio’, ascoltando Javier Blas dei Blomberg che afferma che l’Ucraina è priva di terre rare, e il generale italiano Maurizio Boni che fornisce altri dettagli, molto precisi e molto indicativi del poco che resta da portarsi via
Noi di Rifondazione Comunista non parteciperemo all’adunata convocata da Repubblica per sventolare la bandiera di un’Unione Europea che ha scelto la strada della guerra e del riarmo.
Bisogna scendere in piazza semmai per dire no al mostruoso piano di riarmo da 800 miliardi annunciato da Ursula von der Leyen e ancor di più a qualsiasi invio di truppe in Ucraina.
Dopo la vittoria alle presidenziali, Donald Trump dichiarò di aver ricevuto “un mandato inequivocabile per cambiare il paese”, nonostante avesse ottenuto all’incirca lo stesso numero di grandi elettori ricevuti da Biden quattro anni prima (312 contro i 306 dell’ex presidente) e rimanendo ben lontano dai 365 grandi elettori con cui Obama arrivò alla Casa Bianca nel 2008.
Striscia continua. Fonti stampa e governative israeliane svelano le possibili mosse. E la Ue le «legittima». Ben Gvir propone di bombardare i depositi di aiuti. Così Tel Aviv vuole costringere Hamas a estendere la prima fase della tregua e non passare alla seconda