Sulla nomina di Raffele Fitto a commissario Ue, cresce lo scetticismo. A dirlo senza mezzi termini durante la plenaria del Parlamento europeo è stato l’eurodeputato Daniel Freund che ha tuonato: “L’uomo che ha scombinato tutto in Italia ora dovrebbe assumersi la responsabilità dell’intera Ue, penso che non sia una buona idea e non sono sicuro che possiamo permetterci il signor Fitto in questo ruolo”.
Pulizia etnica attuata con ferocia. L’esercito israeliano fa saltare in aria 11 palazzi nel nord di Gaza da cui far fuggire la popolazione palestinese: 150 tra morti e feriti. Colpito l’ospedale Kamal Adwan. 17 uccisi in una scuola a Nuseirat. Nell’attesa di cosa tanta follia potrà decidere sull’Iran. Diplomazia americana tra impotenza e complicità
Al summit dei Brics di Kazan, Russia niente affatto isolata, 20 leader mondiali dalla Cina all’India, a chiedere “un ordine mondiale più giusto” sottolinea InsideOver. Il presidente russo Putin, si confronta a lungo con l’iraniano Pezeshkian, il venezuelano Maduro e il turco Erdogan, si mostra accanto a molti leader di Paesi emergenti, ‘ed è il suo messaggio politico ad occidente’, avverte Furio Scaglione
La questione morale è sempre più dilagante e il contesto politico sempre più nauseante. La politica e il sistema criminale dei colletti bianchi subiscono colpi crescenti da parte della magistratura che non esonda come invece sostiene il governo, semmai è afflitta in non pochi casi da ormai cronica siccità.
“Qualcuno può chiedere ai dirigenti israeliani quale è il loro obiettivo finale, a parte le guerre, le guerre e le guerre?”, chiedeva alle Nazioni Unite Ayman Safadi, il ministro degli Esteri giordano, ci ricorda Ugo Tramballi con le sue ‘Slow News’. “Anche domandando, e che si ottenga o meno una risposta, l’evidenza sembra dimostrare che lo Stato ebraico – questo governo – non conosca alternative alla guerra”.
I problemi insanabili del sistema di reclutamento militare. In due anni di guerra oltre 8 milioni di civili ucraini hanno lasciato il paese. La corruzione all’interno del sistema di reclutamento militare ucraino appare insanabile. Dopo il repulisti dello scorso anno per contrastare la pratica dei falsi certificati medici e dell’esenzione in cambio di tangenti, ieri l’esecutivo ha dovuto allontanare il cacciatore capo dei corrotti, il procuratore generale Andriy Kostin.