Perché tra attacchi all’Europa, dazi e caos sull’intelligenza artificiale, il nuovo corso di Trump finirà con il favorire la Cina
Lo ‘show’ con Musk nell’intervista a due concessa a Fox News. Strali di Trump anche all’Europa “incapace di portare la pace”. Con una svolta di 180 gradi rispetto agli ultimi tre anni di politica estera americana, Donald Trump si allinea alla posizione russa sulla guerra in Ucraina e liquida Volodymyr Zelensky come un «dittatore mai eletto» e un «comico mediocre» che è riuscito ad ottenere centinaia di miliardi dagli Stati Uniti per «una guerra che non avrebbe mai vinto».
Intanto i russi avanzano e gli ucraini resistono: «Finché non ci diranno che è finita, noi combattiamo»
Reportage-intervista dal fronte. Parla Oleksii Sannikov, comandante del 206° battaglione: «I militari non decidono, le decisioni si prendono nelle capitali, a volte nelle capitali straniere. Se mi chiedete quale possa essere il nostro futuro non so davvero cosa dire». Decisiva la sproporzione delle forze in campo: «Perdiamo molti uomini, ma loro di più»
“L’Ucraina protesta perché non era al tavolo? Ha avuto un posto per 3 anni, poteva sistemare tutto anni fa”: Trump scarica Zelensky
L'affondo del presidente degli Stati Uniti: "Lì non ci sono state elezioni e c'è la legge marziale. Il leader, mi dispiace dirlo, ha indici di gradimento bassissimi, al 4%"
‘Schuldenbremse’, «freno del debito» in tedesco. È questo, assieme alla guerra in Ucraina gestita maldestramente dall’Occidente che ha mandato alla malora la Germania. Ora il Paese in ginocchio strepita su quello che avrebbe dovuto essere fatto. Esempio, che in alcuni frangenti storici il «deficit spending», fare debiti, è necessario. E il coraggio di smarcarsi da un’Unione Europea prona alle paturnie di Biden, forse avrebbe consentito di ottenere tre anni fa quello che si mendica oggi.