ELEZIONI EUROPEE. Il portavoce di Lollobrigida si autosospende per i messaggini con il capo ultrà Piscitelli. Antisemitismo, difesa del terrorismo e riti pagani: gli scambi su Whatsapp tra Signorelli e Diabolik
Il segretario di Rifondazione comunista, candidato per la lista Pace Terra Dignità, spiega come l'Europa debba agire per fermare la deriva bellicista che avrebbe conseguenze disastrose. Da ogni punto di vista
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Sinistra europea, è fra i promotori, per le elezioni europee, della lista Pace Terra Dignità, ideata da Michele Santoro e Raniero La Valle, candidato nella circoscrizione Sud.
IL MINISTRO COGNATO E I SUOI POVERI. A poche ore dalle elezioni europee il governo annuncia il rinnovo della «Carta dedicata a te»: 500 euro una tantum pagati da settembre. Il ministro dell'agricoltura Lollobrigida: "Non è una ricottina". Cgil: "Una misura risibile che è stata usata come spot elettorale Meloni: "Grande lavoro di sistema". Pd, Avs, M5S: "Elemosina elettorale a poco tempo dal voto". Una moderna «tessera del pane»: assistenzialismo alle imprese, paternalismo per i lavoratori precari
Assenze imposte e presenze strumentali. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è volato in Francia per celebrare l’80° anniversario del D-Day, lo sbarco anglo-americano che nel giugno 1944 avviò la fine della Germania nazista e pose le basi per l’ascesa dell’impero globale a stelle e strisce. Assente non invitato uno dei Paesi chiave di quella tragica fase storica.
Russia decisiva allora con i suoi 25 milioni di morti, esclusa per Putin e per l’Ucraina, e Zelensky invitato con qualche imbarazzo storico col nome di Bandera. Biden celebrare accanto al padrone di casa Macron, a certificare assieme il crepuscolo dell’impero e forse della sua presidenza.
Quel veto statunitense beffa alla Nazioni Unite usato a favore di Israele troppe volte. Ora, di colpo, si cambia (ma solo un po’: armi americane sempre). Stanchi di essere raggirati da Netanyahu, gli Stati Uniti hanno annunciato un progetto di risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, in cui si chiede il rilascio di tutti gli ostaggi, in cambio della fine dei combattimenti a Gaza. Israele ha già fatto sapere di opporsi. Ma cosa c’è dietro questa svolta clamorosa e improvvisa? La saga degli inganni.