ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

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Lo chiamavano Capitan fuggiasco

Ieri il Senato ha votato per salvare Matteo Salvini dal processo che non “vedeva l’ora” di affrontare.

Sul Pos Meloni volta le spalle agli esercenti: tradita (per ora) la promessa di azzerare le commissioni

Il governo Meloni non ha ancora ridotto le commissioni sui pagamenti con Pos, nonostante la promessa di farlo entro fine marzo.

Ucraina, Montanari: “Putin è fuori controllo, ma sostituirlo è un azzardo”

Per il rettore dell’università per gli stranieri di Siena, Tomaso Montanari, la guerra in Ucraina "conviene soltanto ai mercanti di armi".

Un piduista a capo dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità del Lazio: Rocca nomina il generale Liberati

Liberati, tessera numero 1729 della Loggia massonica P2 di Licio Gelli, è stato per 15 anni in Croce Rossa al fianco dell'attuale governatore.

Giorgia tutta Draghi e stellette

Se avete bisogno di cambiare una lampadina, di imparare una ricetta per la domenica o di organizzare una gita ormai il generale Figliuolo è a disposizione.

Famiglie più povere e senza risparmi, ma il governo se ne infischia

L'Antitrust lancia l'allarme sui risparmi delle famiglie e sulle conseguenze dell'inflazione per i più poveri, ma il governo se ne infischia.

Lo Stato della nostra stampa

Continuano gli attacchi ai giornalisti e desta allarme la nuova bozza del contratto di servizio della Rai. La pacifica indifferenza con cui si assiste a tutto questo è l'effetto di un Paese narcotizzato. Eppure lo stato della stampa è il sintomo dello stato dello Stato

La Russia di Putin come la Serbia di Milosevic e la guerra permanente

‘I drammatici sviluppi della situazione interna in Russia ci dicono molte cose sulla presunta compattezza del regime di Putin e su un conflitto di potere fra apparati e oligarchie finanziarie e criminali che ricordano, su scala gigante, le vicende della Serbia di Milosevic negli anni Novanta’, stupisce il Corriere della sera. ‘Un Paese stremato da guerra e sanzioni, un potere assediato da oppositori, minato dalle bande criminali, ricompattato dalla guerra della Nato e infine travolto da nazionalisti e democratici coalizzati’. Ma attenti, Massimo Nava parla sempre della Serbia, anni prima del discusso e probabilmente inutile attacco Nato del 1999

La resa dei conti a Mosca non ferma la guerra e le guerre

Lo scioglimento della Wagner come l’abbiamo conosciuta può incidere su alcune posizioni militari russe sul fronte ucraino e all’estero ma non sulle strutture del potere russo
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