“Pace in Galilea” la chiamò Ariel Sharon, allora ministro della Difesa, ci ricorda Ugo Tramballi nelle sue ‘Slow news’ sul Sole 24 ore. «L’obiettivo era ciò che il nome in codice diceva: garantire la sicurezza al Nord d’Israele. Era il 1982. Quarantadue anni più tardi, le comunità israeliane al confine con il Libano sono ancora insicure. E di nuovo Israele si prepara alla guerra per una elusiva ‘pace nella Galilea’».
Giovedì, mentre si cominciavano a contare i dispersi e gli sfollati in Emilia Romagna e i fiumi esondavano, Daniela Santanché ha scritto su X: “Abbiamo sconfitto un futuro in rosso, ora evitiamo che il colore del futuro sia troppo verde”. Leggendolo, non riuscivo neanche a decifrare bene il sentimento che provavo.
Tremila ad Assisi per la Marcia della Pace e della Fraternità, 300 bambini in testa. “No a ogni aumento delle spese militari”
In circa 3mila da Santa Maria degli Angeli ad Assisi si sono messi in marcia per difendere la pace, “dopo 940 giorni di guerra in Ucraina e dopo 350 giorni di massacri a Gaza”, come ricordato dagli organizzatori della Marcia della Pace e della Fraternità aperta da 300 bambini provenienti dalle scuole di tutta Italia, per la prima volta alla guida del corteo.
Il disegno di legge governativo n. 1660 sulla sicurezza, appena approvato dalla Camera dei Deputati, è in evidente contrasto con i caratteri fondativi del nostro sistema democratico e viola in modo sguaiato i principi dell’ordinamento costituzionale.
È fatta carta straccia del diritto penale liberale. Si minaccia di sanzione carceraria chiunque protesti, in qualunque modo: per strada, pacificamente, in carcere.
Le elezioni regionali di domani, in Brandeburgo, non sono solo un test politico ma un vero e proprio referendum sul governo Scholz. È la stessa SPD a drammatizzare. Come già in Turingia e Sassonia, i cosiddetti ‘populisti’ di destra e di sinistra, rischiano di fare bottino pieno. Mettendo all’angolo i socialdemocratici e arginando anche il possibile recupero dei centristi della CDU ex Merkel.
Non solo lo Ius scholae, tutti i ddl fantasma impantanati in Parlamento 2.143 proposte di legge in stallo, mentre i testi governativi corrono spediti
Ius Scholae e altre illusioni: viaggio nel Parlamento dei Ddl fantasma
Tra promesse vuote e leggi fantasma: il Parlamento italiano e la farsa dello Ius Scholae con gli altri ddl fantasma.
Il raid israeliano di ieri su Beirut nel quale è stato ucciso Ibrahim Aqil, capo della forza Al-Radwan, unità d’élite degli Hezbollah, dalla cronaca del Manifesto. E i dettagli di Alberto Negri con cui quelle terre abbiamo condiviso. «Al Jammous, al centro del quartiere di Haret Hreik roccaforte di Hezbollah, in quella Dahiye che costituisce la grande periferia ‘verde’, a maggioranza musulmana sciita, del Sud della capitale libanese». L’analisi di oggi parte da lì.