Da Israele accuse infondate all'agenza Unrwa dell'Onu, ma i giornaloni e il governo Meloni fanno finta di niente.
Il nuovo rapporto dell’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma, il Sipri: 2.443 miliardi di dollari spesi tra il 2022 e il 2023 per le armi, cifra mostro: il 2,3% del Pil mondiale annuo. Una cifra folle che ha come protagonisti Usa e Nato, con dei picchi isolati, ad esempio in Russia e Ucraina, ma che non lascia indietro nessun Paese nei cinque continenti. E nella disparità della media, le spese militari nel crescono del 7%, con qualcuno che supera il 100.
L’Onu chiede una inchiesta internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha sottolineato la necessità di «indagini indipendenti, efficaci e trasparenti nel clima prevalente di impunità».
«Le fosse comuni sedimentano l’orrore nell’immaginario globale», denuncia Chiara Cruciati sul Manifesto. Ma non tutte le fosse comuni sono eguali. Anche l’orrore è dispari.
C’è molto che non funziona nella politica statunitense e nella società divaricata e confusa che la esprime. All’indomani del voto per tornare a finanziare le guerre, i siti Dem si applaudono rivendicando una molto discutibile vittoria dell’amministrazione Biden, mentre i ‘Maga’, gli ultras trumpiani del partito repubblicano esplodono di rabbia per i miliardi a Kiev senza poter applaudire apertamente quelli per Israele.