Un anno fa parlavamo, sempre su queste frequenze, del controllo pubblico dei prezzi. Si tratta di un potentissimo strumento che uno Stato ha a disposizione e che dovrebbe utilizzare per difendere il potere d’acquisto di lavoratori e lavoratrici, compromesso in questi ultimi anni da ritorno dell’inflazione.
L’Ue approva soffrendo gli aiuti all’Ucraina per 50 miliardi in quattro anni, che saranno sbloccati da marzo. Viktor Orban ha ceduto ottenendo in cambio che ci sarà un dibattito annuale su come vengono spesi i soldi, ci sarà anche un rapporto della Commissione e tra due anni un vertice per un’eventuale revisione del programma.
Nelle scorse settimane è girata su vari quotidiani la notizia che il 5% più ricco delle famiglie detiene il 46% della ricchezza totale in Italia.
Per i più avvezzi a questi dati tutto ciò non è certo nulla di nuovo, anzi, come avevamo
La notte del 29 Gennaio Rolando Lima, un operaio di 51 anni originario del Portogallo e dipendente dell’impresa Rebaioli, appaltatrice di Rete Ferroviaria Italiana, è rimasto ucciso sul lavoro, travolto da un treno alta velocità dell’impresa ferroviaria NTV a Chiari sulla linea Milano-Brescia.
La storia del ‘Giorno dell’onore’ che ogni anno raduna a Budapest il peggio del neonazismo europeo contro cui aveva manifestato Ilaria Salis che ora rischia 11 anni di carcere.
Ilaria Salis, la donna italiana detenuta in Ungheria da quasi un anno, accusata di aver aggredito alcuni militanti neonazisti lo scorso febbraio a Budapest, in occasione delle manifestazioni per il «Giorno dell’onore». Disonore del sistema carcerario a giudiziario ungherese, della disattenta ambasciata, del governo dei timidi appelli all’Amico Orban.