Si comincia. Oggi, in Iowa, gli iscritti del Partito Repubblicano che sapranno affrontare i -30 gradi previsti, voteranno per scegliere il loro candidato alle Presidenziali di novembre. Tutti gli occhi sono puntati su Donald Trump. I sondaggi gli attribuiscono la metà dei voti, mentre Nikki Haley e Ron DeSantis dovrebbero, quasi equamente, dividersi buona parte del resto.
Perché gli Houthi, alleati dell’Iran, sono intervenuti nel Mar Rosso? Alberto Negri si pone la domanda e ragiona su una risposta. «Dicono che vogliono colpire le navi dirette in Israele e hanno anche attaccato con missili il porto ebraico di Eilat, come nel 2019 avevano bersagliato gli impianti petroliferi sauditi».
«Il vero motivo è che intendono tenere in scacco l’Arabia saudita e la comunità internazionale per mostrare la loro influenza militare e ottenere in futuro un riconoscimento politico internazionale che finora non è mai arrivato», scrive sul suo blog FB Alberto.
Che sul Manifesto ragiona di «Houthi, ‘nemico perfetto’, nel nuovo conflitto in Medio Oriente» e di ricordi yemeniti personali.
Sánchez alza ancora il salario minimo, dalla Spagna una lezione per l’Italia. Madrid decide l’aumento nonostante il No delle imprese, da noi invece Meloni & C. tengono i lavoratori alla fame
Sánchez alza ancora il salario minimo, dalla Spagna una lezione per l’Italia. Madrid decide l’aumento nonostante il No delle imprese
«Gli attacchi alla navigazione nel Mar Rosso stanno mettendo in discussione una delle unità di misura della potenza dell’America, forse la più importante: la protezione delle rotte marittime», afferma Federico Petroni su Limes. «Operazione dimostrativa, quasi cosmetica. Di certo non risolutiva, anzi inserita in una dinamica di escalation che facilmente continuerà a salire nelle prossime settimane».
Alla Corte internazionale di giustizia si discute il ricorso presentato dal Sudafrica che chiede di imporre misure immediate a Israele perché smetta l'eccidio a Gaza. Israele si proclama vittima di un complotto antisemita globale. Cosa faranno, ora gli Usa. l'Ue, l'Italia?
Queste prime settimane il governo si è trovato impegnato in varie crisi di natura industriale di lunga data. Da una parte il rapporto tra il paese e Stellantis, il gruppo nato dalla fusione tra Fiat-Chrysler e Peugeot. Dall’altra c’è poi la questione ex-ILVA, con la rottura al momento definitiva con il partner indiano Arcelor Mittal che aveva il compito di rivitalizzare l’industria dopo la gestione dei Riva.