SICURI DI MORIRE. Nuova offensiva israeliana contro la città: i volantini con l’ordine di andarsene caduti pochi minuti prima dei raid. 200 palestinesi feriti
Dopo avere subito il devastante bombardamento israeliano di sabato, gli Houthi dallo Yemen hanno lanciato un missile sul porto di Eilat, per fortuna intercettato. Poi hanno diffuso la notizia di avere colpito ‘una nave americana nel Mar Rosso’. Errore di bandiera. La nave indicata è una porta-container con bandiera liberiana. Molto simile (da lontano) a quella degli Stati Uniti. Ma il segnale è chiaro: Mar Rosso e Golfo Persico, le vie marittime del petrolio sempre più a rischio per Israele e Occidente di copertura.
Ogni giorno, negli ultimi sette mesi, Anas Juha, 28 anni, e i suoi parenti superstiti hanno scavato nelle rovine della loro casa di famiglia nella speranza di trovare i resti dei loro cari scomparsi.
Il 6 dicembre, un singolo attacco aereo israeliano ha distrutto il loro edificio di cinque piani nel quartiere Al-Fayoumi di Gaza City, uccidendo 117 membri della famiglia. Cinquantasette corpi sono stati recuperati e identificati; altri 60 sono da allora rimasti intrappolati sotto le macerie.