I 58 detenuti suicidati nel 2024 oltre ai sei agenti di polizia penitenziaria suicidi dall’inizio dell’anno sono la fotografia di una pena di morte di fatto a cui da almeno 25 anni non si riesce a porre rimedio
Stefano Anastasia, tra i fondatori dell’associazione Antigone che si occupa dei diritti dei detenuti, scrive un commento per Il Manifesto in cui sottolinea il ritorno della teoria della rivolta coordinata nelle carceri italiane.