Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Newton ci arrivò nel 1687. Stoltenberg & C. ancora no
Ucraina: la guerra, che doveva ‘logorare’ la Russia, sta mandando in fibrillazione principalmente la Nato. Cioè, l’America. Quindi, cambiare di corsa strategia, anche a costo di qualche rischio nucleare. Sintesi estrema ripetuta alla Casa Bianca, sino a convincere il Presidente Biden a revocare il divieto, imposto a Zelensky, di colpire il suolo russo con armi di fabbricazione americana. Ma con quali rischi reali da oggi?
Sotto lo sguardo conscio ma dalle reazioni inefficaci della comunità internazionale la guerra in Sudan da ormai oltre un anno sta distruggendo la vita di milioni di persone, l’economia del paese, e polarizzando le relazioni internazionali.
Ci fu all’inizio dello scorso anno un acceso dibattito, a vari livelli e in diverse sedi, sulla fornitura all’Ucraina di carri armati M1 Abrams, macchine da guerra molto costose e complesse e, si pensava, tali da consentire alle forze ucraine una maggiore capacità di reazione, fino al punto da essere considerate dai russi un provocatorio, inaccettabile salto di qualità offensivo.
l molo temporaneo costruito dall’esercito statunitense davanti alla costa della Striscia di Gaza è diventato inutilizzabile, dopo essere stato operativo per poco più di dieci giorni. Pensato e assemblato per portare aiuti alla popolazione palestinese e alleviare la grave crisi umanitaria provocata da circa otto mesi di bombardamenti e operazioni militari di Israele.
«O la va’ o la spacca… Se perdo il referendum, chi se ne importa?»
A noi importa, signora, detta Giorgia, importa come la nostra vita. Noi scegliamo la pace senza della quale “tutto è perduto!” e la Costituzione, la nostra casa, la casa dei nostri padri e madri.
L’occupazione è sempre più irregolare. Illeciti in 3 aziende su 4. I settori peggiori restano turismo e ristorazione | Il rapporto dell’ispettorato
Da settimane il governo festeggia il record del tasso di occupazione: 62,1%, mai così alta in Italia. Nonostante l’economia stagnante, i dati relativi alle nuove assunzioni sembrano andare in direzione opposta.