“L’inflazione rialza la testa in Italia con i prezzi al dettaglio che a febbraio salgono all’1,6%: una accelerazione che, in termini di spesa e considerala la totalità dei consumi di una famiglia, equivale ad un aggravio pari in media a +526 euro annui per la famiglia ‘tipo’, +716 euro per un nucleo con due figli”.
Centinaia di migliaia di persone sfilano fino al parlamento. Una delle più grandi manifestazioni, a superare persino quella storica del capodanno 1996 contro Milosevic. Una grande piazza europea dove si fa politica e si chiede un cambiamento delle cose. Nessuna bandiera simbolo ma tanti volti giovani che chiedono una magistratura indipendente, stampa libera, rispetto dello stato di diritto e non un presidente padrone. Sul resto dei Balcani, Serbo-Bosnia, Kosovo e Romania, la politica europea è orba e sorda. E a volte complice.
I venti di recessione portano con sé la crisi del debito che rischia di travolgere le principali economie mondiali. Se non si riesce più a rassicurare i mercati, che se ne parli poco ai cittadini, ai piccoli risparmiatori. Inutile girarci intorno: il debito di Usa, Europa e Giappone mondiali è ai massimi storici. Ma è il più grosso, quello americano, che determina le sorti degli altri.
L’arcivescovo James Ussher (1581–1656) è noto per aver stimato sulla base della Bibbia che il mondo è stato creato nel 4004 AC. Ma il pianeta Terra è un tantino più vecchio di così; diciamo quattro miliardi di anni invece di 4 mila. Un erroretto di un fattore un milione.
Truppe a Kiev, i volenterosi preparano i piani. Il primo ministro della Gran Bretagna Starmer a colloquio online con i leader di 25 Paesi in call, e per giovedì ha già pronto un vertice militare operativo. Zelensky: «Mosca capisce solo un linguaggio». Giovedì ci sarà in Gran Bretagna una riunione dei responsabili militari dei paesi della «coalizione dei volontari». Tanti convocati e tante opinioni diverse nascoste dietro il consenso formale alla solidarietà ucraina con qualche arma da fare usare ad altri.