Tre raid aerei delle Israel Defense Forces su Gaza hanno ucciso almeno 34 persone, tra cui 19 donne e bambini in 24 ore. Un attacco ha colpito una scuola delle Nazioni Unite che ospitava famiglie palestinesi sfollate e due case, uccidendo almeno 18 persone. Il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) afferma che tra le vittime ci sono sei membri dello staff, il più alto numero di vittime tra il suo personale in un solo raid dall’inizio dell’operazione nella Striscia.
La crisi di Mirafiori non conosce fine. Neanche il tempo di riaprire dopo la chiusura estiva, durata più del previsto a causa dello stop anticipato, e Stellantis ha già fermato di nuovo la produzione nello storico stabilimento torinese.
‘Come la Sicurezza nazionale ha trasformato la politica economica’ titola una recente inchiesta del Financial Times. E ciò che ne emerge è la conferma che la globalizzazione è in ritirata e da questa sono originate le cause e le conseguenze che stanno dando vita a una nuova era di nazionalismo economico.
L’Iran ha definito infondata l’accusa dei paesi occidentali in merito alla fornitura di missili balistici alla Russia che ha dato il pretesto per comminare nuove sanzioni contro Teheran.
Per il Ministro degli Esteri iraniano, Seyed Abás Araqchi, come riportato da HispanTV, “ancora una volta, gli Stati Uniti e l’Europa hanno agito sulla base di disinformazione e logica errata. L’Iran NON ha consegnato missili balistici alla Russia. Punto.”
Dopo due anni e mezzo di distruzioni e massacri, America ed Europa si sono accorte che la guerra in Ucraina, contro gli invasori russi, forse non si può vincere. Ieri, il Washington Post ha pubblicato un articolo da far tremare i polsi: “L’Ucraina spinta a pensare a un piano B per la guerra con la Russia”. E il giornale spiega, onde evitare qualsiasi equivoco, che i funzionari occidentali “vogliono che Kiev definisca obiettivi di conflitto realistici”.