La decisione di convocare un Consiglio dei Ministri nella data del Primo Maggio per annunciare la cancellazione del Reddito di Cittadinanza, più libertà alle imprese nell’utilizzo dei contratti a termine e un nuovo ridicolo taglio al cuneo fiscale costituisce una vera e propria provocazione verso tutto il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici. L’aumento della precarietà viene spacciato come “politica per il lavoro”, così come la vergogna del Decreto Cutro pochi giorni fa la si è contrabbandata come una misura di sostegno al lavoro delle donne. L’abolizione del sostegno all’affitto invece non l’hanno neanche giustificata, lo hanno tolto e basta, mentre sfratti e sgomberi continuano senza sosta. Attraverso l’uso spudorato della menzogna, il governo Meloni prova a raccontarci una realtà che non esiste.La decisione di convocare un Consiglio dei Ministri nella data del Primo Maggio per annunciare la cancellazione del Reddito di Cittadinanza, più libertà alle imprese nell’utilizzo dei contratti a termine e un nuovo ridicolo taglio al cuneo fiscale costituisce una vera e propria provocazione verso tutto il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici. L’aumento della precarietà viene spacciato come “politica per il lavoro”, così come la vergogna del Decreto Cutro pochi giorni fa la si è contrabbandata come una misura di sostegno al lavoro delle donne. L’abolizione del sostegno all’affitto invece non l’hanno neanche giustificata, lo hanno tolto e basta, mentre sfratti e sgomberi continuano senza sosta. Attraverso l’uso spudorato della menzogna, il governo Meloni prova a raccontarci una realtà che non esiste.