Rilanciamo l’articolo di Vanessa Bilancetti pubblicato su Dinamo Press, in cui si parla della condizione dei detenuti nelle carceri italiane e della deriva securitaria intrapresa sin dal primo momento del suo insediamento il governo di destra: una via repressiva che dopo l’approvazione del Decreto Sicurezza non potrà che peggiorare le cose.
Il «sì» di Hamas alla tregua proposta dal Qatar. Ora tocca a Netanyahu e al ‘gabinetto di sicurezza’. Hamas chiede garanzie per la fine totale della guerra. Tel Aviv vuole invece lasciarsi le mani libere. Intanto un nuovo studio indipendente rivede le stime delle vittime palestinesi a Gaza. 100mila morti e Hamas non esagera, anzi.
Le stime del bilancio delle vittime più frequentemente utilizzate dai media stranieri sono quelle fornite dal Ministero della Salute palestinese nella Striscia di Gaza, gestito da funzionari di Hamas, ma anche dall’Autorità Nazionale Palestinese, dominata da Fatah. Secondo quanto spiegato a questo giornale dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA), i dati riportati dall’agenzia di Gaza includono vittime del fuoco israeliano giunte in ospedale morte o decedute poco dopo per le ferite riportate.
L’inquinamento è reato: lo conferma la sentenza della Corte di Assise di Vicenza del 26 giugno 1025. le pene di reclusione inflitte agli undici imputati vanno dai 2 anni e 8 mesi ai 17 anni e mezzo , i risarcimenti ammontano a oltre 75 milioni di euro, di cui 58 milioni vanno al Ministero dell’Ambiente.
L’espressione popolare e la politica. L’85% degli europei ritiene che il cambiamento climatico sia ‘un problema serio’ e che la lotta contro i suoi effetti sia una priorità per la salute e la qualità della vita. Quasi 8 cittadini su dieci ritengono che il costo dei danni da cambiamento climatico sia molto più elevato dell’investimento per una transizione verso zero emissioni. E cosa fa l’Europa?