In attesa di capire la rilevanza effettiva delle aperture tra Putin e Trump in carica dal 20 gennaio, in Ucraina infuriano i combattimenti che vedono i russi avanzare su tutti i fronti, dalla regione di Kharkiv a quella di Zaporizhia. Intento a Kiev –crisi politica mal nascosta-, Bilancio 2025 prevede il 26% del Pil del Paese per la Difesa. La spesa militare 53,4 miliardi di dollari. Una enormità per un popolo disperato e a corto di soldati.
Regalo a Trump con un futuro cessate il fuoco in Libano, e quindi ora colpisce a più non posso. L’agenzia di stampa siriana Sana riferisce di un raid israeliano nel quartiere Mazzé di Damasco, che ospita la sede delle Nazioni Unite, oltre ad ambasciate e istituzioni di sicurezza siriane. E altri 9 morti a Baalbeck in Libano. Human rights watch: «Senza speranza» lo sfollamento dei palestinesi a Gaza
Ue, il Ppe fa ancora asse con le destre: rinviata l’attuazione della legge sulla deforestazione. Fonti Socialisti: “Maggioranza non c’è più”
Mentre la maggioranza Ursula si sgretola sulla squadra di nuovi commissari (con lo scontro sui nomi di Teresa Ribera e dell’italiano Raffaele Fitto), il Partito popolare europeo fa nuovamente asse con le destre e rinvia l’attuazione del regolamento contro la deforestazione.
Rischio caos nel mondo della scuola domani, venerdì 15 novembre, per lo sciopero nazionale indetto dal sindacato Anief.
Ma a manifestare non saranno solo docenti e personale ATA ed educativo: in piazza a Roma scenderanno anche gli studenti.
Biden corre in soccorso di Zelensky: chiederà una pioggia di miliardi al Congresso per blindare il supporto Usa a Kiev
Con l’avanzata delle truppe russe che prosegue senza sosta lungo tutta la linea del fronte e di fronte ai timori su come cambierà la politica statunitense nei prossimi mesi, Joe Biden è più deciso che mai a sostenere l’Ucraina. A renderlo molto chiaro, dopo che all’inizio della settimana il leader democratico ha approvato nuove forniture militari urgenti per Kiev, è il consigliere uscente per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan.
Pubblicata nella serata di mercoledì 13 una nuova nota informale, dalla quale le divisioni tra governi appaiono ancora più ampie del previsto. A metà della prima settimana di negoziati, la situazione alla Cop29 appare particolarmente difficile
L’assedio totale di Israele nel nord della Striscia è molto peggio di quanto previsto dal cosiddetto «Piano dei generali», nelle modalità e nell’obiettivo: stragi e fame per svuotare l’area e permettere il reinsediamento dei coloni. Le menti sono il gruppo Tzav 9 e il think tank di ultradestra Kohelet, ideatore dell’agenda di governo, denuncia Idan Landau professore di linguistica all’università di Tel Aviv.