Vertice dei leader arabi e musulmani a Riyadh: condanna del doppio standard occidentale, ma nessuno rinuncia alle relazioni con Israele. A parole tutti credono ancora alla formula «due popoli due stati». Com’è possibile dopo il 7 ottobre? Con un ruolo forte degli Stati uniti e leadership nuove a Tel Aviv e Ramallah.
Dal Manifesto ad Alberto Negri direttamente, che sul suo blog colpisce ancora più forte: «Il vertice arabo-islamico di Riad ha condannato Israele senza conseguenze, neppure la miseria di un boicottaggio. Esattamente come fanno Usa e Europa da decenni: mai una sanzione per le violazioni enormi del diritto internazionale».
800mila persone manifestano pacificamente per il cessate il fuoco a Gaza con le insegne palestinesi. Sbugiardato il governo Tory che preannunciava violenze, i tentativi della ministra Braverman di criminalizzare il dissenso, e ottanta arresti: tutti membri della destra che cercavano lo scontro. Un corteo così grande non si vedeva dal 2003 rileva la stampa internazionale. Con le bandiere palestinesi altrove ipocritamente vietate.
Ma a Gaza, l’assedio agli ospedali uccide anche i neonati
La guerra è insensata. E insensato è tutto l’apparato filosofico che la sostiene, che la diffonde come necessità storica tra cittadini spettatori comodamente seduti sul divano, in ciabatte. Chiacchiere su chiacchiere, posizioni pretestuose e ipocrisia a pacchi. Mentre la povera gente muore. Mentre cannoneggiano i palazzi, le scuole, gli ospedali radendo al suolo una città alla ricerca dei terroristi.
Palestina
Guerra tra Israele e Hamas titolano i giornali con una certa ignoranza.
Lavorare meno è possibile (a parità di stipendio). All’estero si sperimenta, l’Italia resta indietro.
Lavorare meno a parità di stipendio è davvero possibile? In Italia se ne parla poco, ma in diversi Paesi è già una realtà. Lo racconta, con inchieste, interviste e approfondimenti, FQ MillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez, in edicola da sabato 11 novembre.