Sarà un anno in cui scegliere, con i fatti e non solo con le parole, da che parte stare su tanti fronti. In primo luogo dalla parte della pace contro la guerra. E quindi schierarsi in difesa degli articoli 10 e 11 della Costituzione, ripudiare la guerra vuol dire non essere nemmeno complici, conniventi e indifferenti e, quindi, contrastare tutte le azioni ed omissioni belliciste.
Ieri la nuova ‘geoeconomia’, oggi la vecchia ‘geopolitica’ rivoluzionata che ci aspetta. «Il mondo che verrà» sarà sicuramente più imprevedibile di quello che finora siamo stati abituati a vedere. E, quindi, avremo davanti un sistema globale decisamente più ingovernabile.
Secondo politici e membri del governo di centrodestra la Suprema Corte, rinviando la causa alla Corte di giustizia Ue, avrebbe dato ragione al governo sulle politiche migratorie e le deportazioni in Albania. Nulla di meno vero. Ecco perché:
Assistiamo ad un imbarazzante stillicidio di dichiarazioni strampalate da parte di politici e membri del governo di centrodestra, secondo i quali, la Suprema Corte, rinviando la causa alla Corte di giustizia Ue, avrebbe dato ragione al governo sulle politiche migratorie e le deportazioni in Albania.
Da oggi, primo gennaio, vuoti i gasdotti che trasportavano il gas russo verso i paesi europei passando attraverso l’Ucraina. I gasdotti funzionavano grazie a un accordo tra Russia e Ucraina attivo dal 2019, e che il governo ucraino aveva mantenuto per i due anni e mezzo di guerra trascorsi. Rottura imprevista e non chiarita nella sua ragioni nascoste, nonostante intense trattative e proposta di accorgimenti formali per evitarla.
Quello di poco fa non è certo stato uno dei migliori discorsi di capodanno di Mattarella, che ne ha condotti più di tutti.
Nulla che non fosse anticipato dai mass media questa mattina. Nulla che non avesse già detto in diverse occasioni. Ma questo volta è stato ridetto in modo più edulcorato, patinato, senza neppure il tentativo di scuotere le coscienze. E con alcuni vuoti clamorosi, come l'assenza del tema drammatico dei migranti.