Vizio dazi. Trump annuncia il 25% dei dazi sulle auto importate negli Usa. «È l’inizio della liberazione dell’America» ha detto il presidente, ma la Borsa lo boccia. Così il Wall Street Journal dipinge la parabola dell’economia americana sotto la Presidenza Trump, in soli 60 giorni. Dalla promessa che ‘L’età dell’oro dell’America è ufficialmente iniziata’. Il boom del primo mese di promesse ma quando il mercato verifica i fatti, quei guadagni si sono sgretolati, assieme alla fiducia dei consumatori.
Non solo registi vincitori del premio Oscar aggrediti da coloni incappucciati come KKK.
Non solo giornalisti palestinesi uccisi.
Anche i corrispondenti inviati esteri non devono raccontare quello che succede in Cisgiordania e a Gaza.
L’Istat e non l’opposizione al governo Meloni. Oltre ai redditi tra i più bassi d’Europa, quel poco è corroso dall’inflazione: una famiglia su quattro a rischio povertà, è la sentenza. Nel 2023 perso l’1,6% del potere d’acquisto, il 23,1% dei nuclei in difficoltà (il 39,2% al Sud), e in crescita la bassa intensità lavorativa
Mentre a Bruxelles si discute di ReArm Europe, il Piano per il riarmo da 800 miliardi di euro proposto dalla Presidente della Commissione europea von der Leyen, l’economia reale ha già intrapreso la via della riconversione al militare, con l’automotive a fare da battistrada. L’Italia non fa eccezione.
Non solo Trump il cattivo. “Le esportazioni cinesi di veicoli elettrici verso l’Unione Europea -scrive il South China Morning Post di Hong Kong- hanno subito un rallentamento a causa delle barriere commerciali che sono state rafforzate rispetto allo scorso anno”. Una notizia che sembra anonima e lontana, ma che deve fare riflettere i cittadini europei sulla politica economica ‘di blocco’ senza pietà, dall’Unione. Dazi sino al 45 per centro. E per ora