Il giuramento del nuovo Presidente Usa l’indizio dell’America che verrà. E, quindi, anche del mondo che ci aspetta nei prossimi quattro anni. Non è stato importante tanto quello che ha detto Donald Trump, quanto piuttosto chi c’era ad ascoltarlo. E non parliamo dei pochissimi politici internazionali di una certa caratura presenti, ma ci riferiamo soprattutto ai cosiddetti “leader aziendali globali”.
Ugo Tramballi da Gerusalemme vede e può dirci cose che da lontano possono anche stupire. ‘Slow news’ su cui riflettere. Ad esempio sul fatto che se può esistere un vincitore di questa guerra sempre in bilico fra tregua e massacro senza fine, quello è Hamas. «Con brutalità e cinismo è stato capace di prevalere sulle altre fazioni palestinesi più moderate e tener testa per oltre 15 mesi alle forze armate più potenti del Medio Oriente, a costo della vita di decine di migliaia di civili».
Libere Romi, Emily e Doron, gioia in piazza a Tel Aviv. Verso il rilascio di novanta palestinesi. A Gaza in vigore il cessate il fuoco, arrivati i primi camion di aiuti umanitari. La gente festeggia in strada. Dopo la tregua ci sarà un futuro per la Palestina? Eric Salerno, da ebreo italiano, pone il dubbio chiave: esisterà nell’Israele attuale un possibile futuro dignitoso e pacifico per la popolazione palestinese?
“Così eredità, clientelismo e potere monopolistico alimentano le fortune di un’oligarchia di miliardari. Mentre i poveri hanno smesso di diminuire”
Il rapporto di Oxfam "L'ora più buia per l'uguaglianza" smentisce una serie di verità presunte su ricchezza e povertà e descrive i guasti di un sistema economico estrattivo che perpetua disparità risalenti al colonialismo