Si può disquisire a lungo sul concetto di reputazione. Lo si può legare al fascino di un marchio, all’eleganza di un prodotto, all’aura di lusso che avvolge certi nomi.
L’Ucraina è il secondo paese al mondo per numero di giornalisti uccisi nel 2024, superato solo dalla Palestina, secondo i dati dell'UNESCO.
‘Sono il signor Wolf, risolvo problemi’. I cultori cinefili non avranno dimenticato la famosa battuta di Harvey Keitel nel film Pulp fiction. Il presidente degli Stati Uniti ha concluso il suo intervento al forum di Davos con una battuta degna di un ‘gangster movie’: «Sono qui per rimettere a posto le cose». La frase a effetto è stata preceduta da una lunga lista di minacce. Destinatari tutti i protagonisti dell’economia mondiale.
Il 20 gennaio il presidente Donald Trump ha giurato come 47° presidente degli Stati Uniti. Durante il discorso inaugurale Trump ha ripreso alcuni slogan della sua campagna elettorale. “L'età d'oro dell'America inizia proprio ora”, ha detto il neopresidente USA, promettendo di reprimere l'immigrazione illegale, aumentare le trivellazioni petrolifere nazionali, imporre dazi, annullare gli obiettivi federali sui veicoli elettrici, porre fine ai programmi di diversità, equità e inclusione.
A Pechino seguono con estrema attenzione, le prime mosse del Presidente Trump. Xi Jinping, gli altri leader del Partito comunista e gli analisti incaricati di monitorare la politica estera americana, cominciano a farsi un’idea di ciò che li aspetta. Una battaglia ‘ideologica’, aspra e dai toni persino violenti. Ma questa è solo la superficie dell’iceberg. Sott’acqua c’è di peggio.
Attacco al cuore Al centro di questa rinnovata malvagità egemonica sta il ritorno all’arcaico diritto di sangue: sono veri americani (come, peraltro, sono cittadini italiani) quelli che possono vantare che nelle loro vene scorra il puro sangue della nazione
Quando ho visto la foto delle persone in fila per essere deportate ho pensato che doveva essere un falso.
Il taglio del cuneo fiscale targato Meloni è un flop. Con il nuovo meccanismo ci rimette chi guadagna meno: fino a 1.200 euro persi in busta paga
Cuneo fiscale, il nuovo meccanismo è un completo flop: fino a 1.200 euro in meno in busta paga.Il nuovo meccanismo del cuneo fiscale, voluto dal governo, è una beffa: i lavoratori con redditi più bassi perderanno 1.200 euro netti.