Più di 10 bambini al giorno, in media, hanno perso una o entrambe le gambe a Gaza dall’inizio del conflitto tre mesi fa.
Quanto accaduto il 7 ottobre è la vergogna di Hamas, quanto avviene dall’8 ottobre è la vergogna di noi tutti
Raffaele Oriani interrompe la sua collaborazione a Repubblica dopo 12 anni. Contro il modo di Repubblica e di gran parte della stampa europea di raccontare cosa sta succedendo a Gaza.
Tre mesi dopo, Israele non trova la via d’uscita dal labirinto della Striscia, l’analisi diffusa, mentre la democrazia che resiste sotto i colpi del governo Netanyahu, scopre vergogne indicibili. Ad esempio, che l’attacco di Hamas era stato previsto un anno prima dall’intelligence militare israeliana
«La dinamica dell’attacco sferrato sul territorio israeliano da Hamas il 7 ottobre scorso era descritta, con molti particolari e dettagli, in un documento ‘Top secret’ dell’intelligence militare israeliano redatto nell’autunno del 2022 dalla ‘Divisione Gaza’, il comando che gestisce il controllo dei confini con la Striscia».
Liste d’attesa infinite, il report: in più di un terzo dei casi gli anziani rinunciano alle cure. Mattarella: “Inaccettabile”
Non solo gli ospedali in affanno e i pronto soccorso pieni oltre ogni limite delle proprie possibilità. La sanità italiana, nonostante le promesse di investimento dopo il Covid, si trova con liste d’attesa sempre più lunghe e a fatica soddisfa il diritto alla salute di tutti i cittadini e le cittadine.
Con gli attentati in Iran e a Beirut è partita un’altra fase della destabilizzazione del Medio Oriente, cominciata con l’invasione americana dell’Iraq nel 2003. Da allora – e sono più di venti anni – siamo passati attraverso il conflitto tra Hezbollah e Israele del 2006, le primavere arabe 2011, l’intervento in Libia, il colpo di stato in Egitto, la guerra di Siria, la memoria del Manifesto.
Ed Alberto Negri che, rigoroso come sempre, denuncia la logica delle nostre democrazia occidentali, «Lasciando che gli amici calpestino quel diritto internazionale che invochiamo per i nemici»