Capita spesso che noi cittadini non capiamo le dinamiche che spingono la politica ad agire in maniera incomprensibile, a volte con soluzioni che appaiono come pura follia. Proprio come oggi, sull’ordine di riarmo non comunitario, bensì individuale di ogni Stato che compone questo sodalizio così singolare da non aver riscontro in qualsiasi altro luogo della Terra. Non esiste alcun organo di informazione che si spinga oltre il naturale biasimo per scelte così apparentemente scellerate, logiche che invece, sicuramente, hanno la loro ragione di esistere.
Camera, Meloni legge il Manifesto di Ventotene: “Questa non è la mia Europa”. Bagarre in Aula e seduta sospesa
L'intervento a Montecitorio durante la replica sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. I dem: "Premier inaccettabile". Anpi: "Quella di Ventotene è l'Europa degli antifascisti". Aula sospesa dopo la bagarre, il presidente leghista chiede "toni consoni alle opposizioni"
La premier italiana racconta a modo suo il ‘ReArm Europe’ senza parlare di riarmo e poi boccia la missione di peacekeeping dei ‘volonterosi d’azzardo’ per salvare la sua maggioranza. Ma sulla vera politica internazionale, bisogna cercare altrove, di fronte alla mostruosità di quanto fatto da Israele ancora una volta a Gaza. E la corsa agli armamenti raccontata dal Corriere.
Crisi climatica, nel 2024 la concentrazione di Co2 nell’atmosfera più elevata da 800mila anni. Il 2024 è stato probabilmente anche il primo anno in cui l'aumento della temperatura media globale rispetto ai valori preindustriali ha superato gli 1,5 gradi, considerata una soglia critica
Come il Gioco dell’oca: si tirano i dadi e si avanza di una casella alla volta. Ma quel tanto che basta per dire che “siamo sulla buona strada”. Ridotto all’osso, è questo il senso della chilometrica telefonata che ieri si sono scambiati Donald Trump e, Vladimir Putin, sui destini dell’Ucraina. Trattativa subito sul Mar Nero, e la Crimea ufficialmente russa
Israele rompe la tregua e lancia bombardamenti a tappeto su tutta Gaza già in macerie e senza cibo: 404 palestinesi uccisi, tra loro 150 bambini. Netanyahu: è solo l’inizio, durerà a lungo. La Casa bianca rivendica, l’Unione europea «deplora», nessuno interviene