Il pezzo si è staccato per ragioni da accertare. Sul luogo della tragedia vigili del fuoco, 118 e carabinieri. Un altro giovane portato all’ospedale di Codogno
Netanyahu e Biden litigano per il ritardo nella fornitura delle superbombe di una tonnellata, quelle da strage. Mentre, dall’altro lato, la Casa Bianca riesce a sbloccare uno stanziamento di 18 miliardi di dollari, destinati all’acquisto di caccia F-15 da parte dello Stato ebraico. Contraddizione e prova di una politica estera americana schizoide.
Intanto il rapporto della commissione d’inchiesta delle Nazioni unite accusa Israele di crimini di guerra (superbombe crimini voluti), e Hamas di omicidio e presa d’ostaggi.
Se un trentunenne di Milano, magari del centro, o del quartiere Monti a Roma fosse stato scaricato dal suo datore di lavoro davanti a casa con un braccio tranciato riposto in una cassetta e la moglie al suo fianco avremmo un quintale di trasmissioni in prima serata pronte a tuffarsi nella pornografia della violenza.
Nell’Italia della memoria corta, disposta a dimenticare e a perdonare tutto, liquidando come gaffe o goliardate persino parole e richiami al periodo più nero – in tutti i sensi – della nostra storia, ci tocca l’ingrato compito di rimettere in fila i fatti nella speranza che l’amnesia diffusa non degeneri in pandemia.
Il lussuoso resort Bürgenstock sul lago dei Quattro Cantoni in Svizzera, in gara col G7 italiano, per un risultato analogo. Passerella più ampia, 93 paesi e otto organizzazioni internazionali, ma tra gli assenti il convitato principale con cui fare la pace. Evanescenza prima ancora di iniziare che prendesse il via, denuncia la stampa internazio0nale mentre Tommaso Di Francesco dal Manifesto, ci dice di peggio.
No al documento finale di 12 paesi decisivi del Sud del Mondo che legge la crisi con gli occhi di chi ha subito le nostre guerre e le violazioni del diritto internazionale e delle integrità territoriali. La Cina è stata attaccata ben 28 volte nel G7 per «connivenza con Putin», a compiacere l’ospite Biden. Ma in Svizzera tutti sapevano che Xi e Lula stanno preparando un vero tavolo negoziale con ucraini e russi