Parata militare per celebrare il ‘Giorno della vittoria’ nella 2ª guerra mondiale, esibizione di forza politica di Putin. A tal punto che oggi, a Kiev, arriveranno di gran corsa i leader di Gran Bretagna, Francia, Germania e che si sono intestati il sostegno alla guerra contro la Russia. Visita simbolica il giorno dopo la parata di Putin. Mentre gli Stati Uniti lanciano l’allarme su un imminente attacco aereo di grandi dimensioni contro l’Ucraina.
«Un altro burattino marxista al Vaticano», l’attacco dell’influencer Laura Loomer. Esponenti del movimento Maga vedono nell’elezione di questo papa una volontà politica da parte della chiesa cattolica di andare contro Trump che evidentemente si ritiene il centro del creato.
Alla parata militare sulla Piazza Rossa di Mosca, l’ospite più importante di Vladimir Putin è il leader cinese Xi Jinping. Una presenza molto significativa, considerato che si celebra l’80º anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale, che Occidente e Russia stanno ricordando in maniera drasticamente separata.
L'astensione spinta dal silenzio, il grande blackout sui referendum i media tacciono sui cinque quesiti dell'8 e 9 giugno
Referendum, il grande blackout sulla consultazione popolare dell’8 e 9 giugno
Cinque referendum su lavoro e cittadinanza. Ma la strategia è chiara: silenzio mediatico per spingere all’astensione.
Il primo papa statunitense di nascita, ma il più universale del possibile nella sua missione in America latina -decenni vescovo in Perù-, e le origini di famiglia che lo fa nascere a Chicago con cognome e genitori francesi ed avi italiani e spagnoli, recita la sua scheda tra quelle dei 130 cardinali e sino a ieri sera, neppure tra i più ‘papabili’. Se credenti, opera dello Spirito Santo, o laicamente sorpresi, ‘Conclave batte pseudo analisti vaticani’. Un KO ricco di promesse, su cui ragionare dopo la cronaca.