Recentemente siamo intervenuti sul tema dei tagli ai fondi per i consultori, austerità particolarmente odiosa e deleteria poiché distruttiva per un’importante tipologia di presidio dei diritti della donna e della sessualità libera. Aggiungiamo ora che l’offensiva dell’austerità non risparmia neanche gli asili nido, risorsa fondamentale per permettere di coniugare lavoro e cura familiare.
«Il nostro mondo sta entrando in un’era di caos» lancia l’allarme il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, criticando le divisioni senza precedenti del Consiglio di Sicurezza, incapace di agire di fronte ai «terribili conflitti che stanno aumentando». «Non è la prima volta che il Consiglio è diviso. Ma è la cosa peggiore, l’attuale disfunzione è più profonda e pericolosa», ha avvertito Guterres presentando all’Assemblea generale le sue priorità per il 2024.
Otto decreti in meno di due anni dallo scoppio del conflitto russo-ucraino per autorizzare l’invio di armi al governo di Kiev, ma sulla tipologia, la quantità e il valore delle stesse, l’Italia è l’unico paese della NATO a non aver fornito alcuna informazione. E non è una bella cosa, ci fa scoprire ‘Pagine Esteri’, per altre ‘questioni collaterali’.
All’Italia la guida della spedizione militare europea in Mar Rosso, ufficialmente per tutelare le navi italiane che attraversano lo Stretto, più concretamente per partecipare al conflitto dalla parte di Israele. I ministri Tajani e Crosetto fanno a gara per intestarsi la gestione dell’operazione militare, il cui comando operativo è stato affidato ad un ammiraglio della Marina militare italiana.